Mi sembra un pò bizzarra la decisione di una azienda nei confronti di una dipendente in malattia "beccata" mentre usa Facebook.
Infatti una 31enne di Basilea ha perso il posto perchè secondo l'azienda: «Chi è in grado di navigare in Rete, può anche lavorare»...
Infatti una 31enne di Basilea ha perso il posto perchè secondo l'azienda: «Chi è in grado di navigare in Rete, può anche lavorare»...
Vero ma una azienda può impedire al dipendente che sta nel proprio domicilio seppur in malattia di utilizzare il proprio pc anche solo per leggere alcuni messaggi su internet?
Io credo di no a prescindere da un emicrania che potrebbe anche essere momentanea.
Ebbene una dipendente di un nota compagnia di assicurazioni svizzera Nationale Suisse si è data malata per un giorno per una forte emicrania.
Tuttavia, non si comprende bene ma il datore di lavoro ha scoperto che la donna navigava su Facebook. Quindi, anche per la stupidità della donna, che ben poteva sostenere che a navigare era una altra persona , il licenziamento in tronco.
La motivazione dell'azienda: "Chi è in grado di navigare in Rete, può anche lavorare".
Certamente ma un conto stare cinque minuti sul pc un conto è stare 7 ore.
Fosse per me impugnerei questo licenziamento.
Non sarà certamente un datore di lavoro a dire cosa o non cosa deve fare un dipendente in malattia al proprio domicilio.
La decisione di questa azienda è sicuramente censurabile poichè non permetterebbe ad un dipendente in malattia di stare a letto con il proprio computer poggiato sulle ginocchia per cinque minuti. A rendere noto il fatto è un giornale elvetico online "20 Minuten".
E in Italia come sarebbe accolta una decisione del genere?
7 commenti:
Non e che questa società svizzera ha trovato una scusa banale per lasciare a casa questa donna? A me risulta che perdere il posto di lavoro e molto facile in Svizzera. Comunque la motivazione e una vera carognata che andrebbe condannata. Buona serata e buona vita, Viviana
Cara Viviana eh si...
In svizzera sono molto ... precisi... come gli orologi...
concordo che è cmq una esagerazione in Italia dovrebbero in tanti ad essere licenziati allora....
colgono la palla al balzo per licenziare ...
Si Pupottì secondo me c'era qualche altra situazione a monte...
La situazione effettivamente è alquanto bizzarra. Mi spiace per la signora.
Ma, domanda che mi sorge spontanea: se qualcuno dell'azienda l'ha beccata mentre, da casa, in malattia, navigava su Facebook, non dovrebbero prendere provvedimenti anche verso chi, in azienda, cazzeggiava su internet? O hanno assunto uno apposta per navigare sui siti a cercare i propri colleghi??
Ciao Katiu effettivamente pare che l'azienda o meglio qualcuno dell'azienda (che poi ha smentito)abbia fatto una richiesta di amicizia su FB poi accettata dalla signora da ciò la prova della sua connessione e navigazione su Fb ...
A dire il vero, l'emicrania era per un giorno e la signora poteva anche astenersi dall'usare il pc.
In ogni caso il licenziamento è grave, bastava un rimprovero.
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