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lunedì 9 maggio 2011

Torna alla ribalta il "Celeritas" di Runzi (Rovigo).

Si era affrontato tempo fa su queste pagine l'argomento "Celeritas" il nuovo tipo di autovelox simile al più famoso "Tutor" collocato sulla S.P. 12 di Rovigo sul tratto Occhiobello - Bagnolo di Po. Chi scrive ha constatato di persona la situazione e ha difeso una ricorrente alla quale nel giro di pochi giorni (circa due mesi) sono stati notificati ben 17 verbali alcuni per aver superato anche di un solo km/h il limite di velocità stabilito.
Ebbene per quanti fossero interessati si assicura che è stata presentata una denuncia-querela alle autorità competenti. La denuncia segue quindi i ricorsi amministrativi e giurisdizionali ma soprattutto segue il procedimento penale che riguarda - come riportato dal "Fatto quotidiano" - addirittura la procedura di "omologazione".
Rimaniamo in attesa di sviluppi.

giovedì 21 ottobre 2010

L'Italia sta impazzendo.

Povera Italia
questo strumento con un colpo di vento cadrà in testa a qualcuno!


Il caso "Celeritas" il nuovo tutor che pretende di calcolare la velocità media in un tratto di strada di appena 1000 metri ovvero pretende di multare un automobilista in un periodo di tempo di appena 50 - 60 secondi.
Il riferimento è al singolare caso che ha riguardato un signore del Nord che per lavoro si trova a passare tutti i giorni sin dalle primissime ore del mattino dalla strada provinciale n. 12 Km. 9+940 - 8+834.
Ebbene il Comune di Bagnolo di Po grazie al "Celeritas" installato peraltro sulla strada provinciale ha notificato a questo signore nel giro di pochi mesi ben 17 verbali di accertamento e contestazione alcuni dei quali aumentati di un terzo perchè le violazioni sarebbero state commesse dopo le ore 22.00 -  e prima delle ore 07.00 ed inoltre alcuni verbali riportano il ridicolo superamento della velocità media di appena un chilometro! Ma stiamo dando i numeri?   
Mi sono prodigato volentieri a redigere i ricorsi amministrativi e a denuciare al Prefetto di Rovigo l'assurdità di queste situazioni. Sicuramente ci saranno tanti altri automobilisti che hanno avuto la stessa sorpresa. Gente che si alza alle 5 del mattino per andare a lavorare che si vede multata per aver superato di qualche chilometro la velocità media! Ma quale velocità media? Ma come si fa a calcolare la velocità media in appena 50 secondi? Ma di quale sicurezza si parla? Ma chi è questo mago che fa omologare queste odiate macchinette?
Sulla problematica oggi posta all’attenzione del Sig. Prefetto di Rovigo e sull’illegittimità di questi strumenti sempre più diffusi all’evidenza non per fini di prevenzione ma di profitti non può che farsi una lunga riflessione. Poiché simili notizie, strumenti e attività poste in essere da persone senza dignità, non hanno nulla a che vedere con la sicurezza stradale. Con tutti i diffusissimi controlli “automatici” le strade stanno diventando un inferno per chi guida e fonte di contenzioso per chi deve controllarle.

Le società che producono e offrono questi apparecchi in affitto ai Comuni e agli altri enti pubblici guadagnano in maniera del tutto illegittima milioni e milioni di euro (percentuale sulle multe).
Riporto ai fini della diffusione alcuni testi pubblicati dal “Fatto Quotidiano”.
La questione è riportata ai P.M. di Firenze dal Ros dei Carabinieri in un'informativa dell'ottobre 2009: "Il primo pomeriggio del 30 ottobre Paolo Berlusconi chiede ad Angelo Balducci di interessarsi presso la quinta Sezione del Consiglio Superiore dove deve essere esaminata la proposta di un dispositivo Tutor presentato dall'impresa Engine Srl". Di seguito si riporta per motivi difensivi la trascrizione dei dialoghi, pubblicati dal "Fatto Quotidiano", di Paolo Berlusconi con Angelo Balducci e con Fabio De Santis, ingegnere del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attorno all'omologazione del Celeritas:
Paolo Berlusconi: "Senti, oggi dal Ministero dei Trasporti un certo ingegner Mazziotta fa il relatore al Consiglio superiore, alla quinta sezione di una proposta per un dispositivo tipo Tutor presentato dalla società Engine. Ecco, è possibile guardarlo, diciamo, non rinviarlo".
Angelo Balducci: "Sì adesso io chiamo e vedo come sta la cosa e ti richiamo subito".
P.B.: "Perfetto! Grazie molte...ciao, grazie". In seguito Berlusconi si rivolge a De Santis:
P.B.: "Senti ti pregherei di incaricarti di questa cosa...io ci tengo...ma con Angelo non riesco a mettermi in contatto ed avere una risposta...fra una settimana va in quinta Commissione l'esame di alcune omologazioni, ne ho parlato con lui...ma mi ha detto che avrebbe cercato di farla discutere, girarla fuori dal mazzo e discutere la settimana scorsa - ma poi appunto non mi ha detto nulla - l'omologazione di questa società che si chiama Engine se puoi prendere nota".
Fabio De Santis: "Guarda questo lo curo personalmente ma considera come se ce l'avesse già in tasca". Il giorno successivo:
F.D.S.: "Ciao Paolo...allora ti volevo rassicurare che ho parlato con il Presidente e mi ha detto che quando vi siete sentiti quel giorno alle due...lui non ha fatto in tempo...perché la riunione era già iniziata ha preso sotto tutela tutto e quindi mi ha detto di dirti...stai tranquillo perché ce l'ha lui sotto controllo tutto quanto...per la questione Giovanni ti avevo già rassicurato...quindi veramente tutto a posto".
Il 18 novembre 2008 Berlusconi spedisce un sms a De Santis:
P.B.: "Caro Fabio ti ricordo la V commissione...per omol...Mi fai sapere...? Grazie e scusa... Paolo".
F.D.S.: "Tutto a posto domattina ti faccio sapere immediatamente".
Il Fatto Quotidiano riporta un'annotazione dei Carabinieri, secondo cui "Berlusconi richiama ancora per dire che vi è la necessità di far esaminare dalla commissione la richiesta della societa Engine"… "Il 12 dicembre De Santis informa Berlusconi che la commissione si riunirà entro pochi giorni e che la situazione è seguita:
F.D.S.: "Senti volevo avvertirti che la prossima settimana ci sono sedute e che è tutto sotto controllo".
P.B.: "Se mi fai la cortesia, è una piccola cosa ma urgente".
Il 18 dicembre è il D-Day, il giorno in cui il Celeritas sarà approvato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici:
P.B.: "Ho saputo adesso dai miei informatori che oggi ci dovrebbe essere un altro consiglio in cui esaminano quelle omologhe".
De Santis: "Comunque tu stai tranquillo perché...stai tranquillo...stai tranquillo che ti aggiorno". E infatti l'ok del massimo organismo tecnico ministeriale arriva. Tutto bene, dunque? No, c'è un intoppo, un problema di firme. Il 27 gennaio 2009 Berlusconi chiede che venga risolto:
P.B.: "Senti una piccola questione sempre relativa a quel discorso dell'omologazione che mi hanno detto è stata...diciamo...deliberata...adesso c'è questo problema...era non hanno raccolto la firma di un facente parte della Commissione che l'aveva approvata...diciamo nella volta precedente...adesso siccome mancava un documento glielo hanno chiesto e glielo mandano e però loro dicono 'be' adesso prima del prossimo consiglio passa un mese'".
F.D.S.: "No, no...io l'ho intercettata per cui stai tranquillo che non è così...già ci siamo mossi in questo senso per cui stai tranquillo...è sbloccata assolutamente".
Queste sono alcune intercettazioni tra Paolo Berlusconi, fratello del Presidente del Consiglio dei Ministri, che "raccomandava" il "Celeritas" ad un certo Angelo Balducci, Presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, ovvero, proprio l'organismo tecnico da cui devono passare tutti gli apparecchi che vogliono ottenere l'approvazione ministeriale, quest’ultimo arrestato dai magistrati fiorentini nell'ambito dell'inchiesta sui grandi eventi (scandalo del G8 alla Maddalena e della Scuola marescialli di Firenze).
Dove sta andando l'Italia?

mercoledì 5 agosto 2009

Vergogna tutta italiana.

Lo dicevo e denunciavo in tutti i ricorsi da me predisposti per amici e parenti.
Ora viene fuori l'illecito rilevamento delle infrazioni stradali.... ma vah?
Autovelox truccati a Caserta, indagati: Sindaci, assessori e membri della Polizia municipale sono accusati di truffa, falsità, violazione della privacy e abuso d'ufficio.
Più di 200 le persone indagate per profitti illeciti ottenuti per mezzo di autovelox truccati.
Chi ha previsto questi strumenti con legge?
Nessuno avrebbe immaginato di come sarebbe andata finire? Io si.
Una legge voluta ed ottenuta da imprenditori senza scrupoli ed ora anche sindaci, assessori e comandanti delle Polizie municipali. Ma che bello ... proprio bello.... alla faccia della brava gente...
Le indagini, sfociate in seguito nell'emissione del decreto, hanno avuto per oggetto il rilevamento delle infrazioni attraverso rilevatori di velocità, photored o altri macchinari simili.
I destinatari di tali provvedimenti erano alcuni Comuni della provincia di Caserta e numerose ditte private.
L'accusa riguarda le modalità di affidamento del servizio da parte dei Comuni alle ditte private, la non corretta indicazione in bilancio delle somme provento delle sanzioni, le illecite modalità di rilevazione delle infrazioni, l'omessa comunicazione alle competenti autorità delle infrazioni per il decurtamento dei punti e illeciti nel trattamento dei dati personali.
A queste circa 200 persone vorrei inviare un pubblico messaggio: siete la vergogna dell'Italia.
Ai politici: basta autovelox e stratagemmi simili che servono e serviranno a far arricchire solo questi imprenditori senza scrupoli!

lunedì 13 aprile 2009

Aumentano i divorzi per colpa di Fido e Fuffi

Non mi stupisce più di tanto questa notizia che mi giunge da Adnkronos secondo la quale crescono i divorzi per il troppo attaccamento di uno dei coniugi all´animale domestico.
Bhè anch'io ho avuto un cane... e non nascondo che a volte il nostro amico è stato in effetti causa di litigi... ma non da arrivare però al divorzio.
I dati arrivano dall´analisi degli sportelli on line, dedicati alle questioni di animali in famiglia dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) relativi al biennio 2007-2008.
Le coppie separate e divorziate che si sono rivolte nei due anni presi in considerazione agli sportelli online di Aidaa per chiedere consulenza su come gestire i propri animali domestici sono state 580 di queste sono state ben 88 che hanno ammesso che come prima causa della separazione o del divorzio c'è un problema con l´animale di casa.
Tra gli animali oggetto morboso di attenzione da parte dei coniugi primeggia il cane che è indicato come causa di separazione in ben 51 casi, seguito dal gatto in 19 casi e poi pappagalli, tartarughe e pesci, mentre un caso riguarda persino due topolini bianchi.
E, strano ma vero, in quasi il 70% dei casi il coniuge morboso è l'uomo, marito o convivente.
In altri 47 casi di separazione o divorzio viene indicata tra le cause l'abbandono da parte di uno dei coniugi di un'animale domestico, ma allo stesso tempo aumentano le richieste di affido condiviso del cane o del gatto di casa in sede di separazione. Ma dall´analisi dei dati emersi da questa ricerca sui 580 casi di coppie che si sono rivolte all´Aidaa per dirimere le questioni legate agli animali domestici vi sono stati ben 269 coppie che si sono rivolte all´associazione animalista per chiedere di aiutarli a trovare un accordo per poter condividere insieme il proprio animale, e in questo caso in ben 245 casi la soluzione e' stata positiva con un forte incremento del dato del 2008 rispetto all´anno precedente (155 casi nel 2008 e solo 9 nel 2007). Anche in questo caso oltre il 70% degli animali interessati era composto da cani, il 22% da gatti ed in quasi tutti gli altri casi si trattava di coppie separate o divorziate che possedevano piu' di un´animale. Non sono mancate -sostiene Lorenzo Croce presidente nazionale dell´Aidaa- le richieste di intervento piuttosto strane come due casi di richiesta di aiuto per superare il pignoramento di un gatto e cinque casi relativi a questioni di eredità collegate ad animali".
"Ora -prosegue Croce- con l´avvio delle sezioni del tribunale degli animali sono sempre più le persone che si presentano nelle nostre tredici sedi a chiedere informazioni su come tenere i propri animali insieme anche in caso di separazione, ma non manca chi chiede di tornare in possesso totale del proprio animale accusando il coniuge di essere poco attento al benessere del cane o del gatto di coppia.
Strano ma proprio vero....