Condivido in pieno l'assunto del primo presidente della Cassazione, Ernesto Lupo, nel suo discorso inaugurale al nuovo anno giudiziario, del 28 gennaio, ha sottolineato la presenza, in Italia, di un numero di legali “enormemente superiore ai bisogni sociali”;
per ogni giudice, ci sarebbero ben 32 avvocati quando in Francia sono solo 8 ed in Inghilterra 5.
Non solo. Anche il rapporto avvocati/abitanti sarebbe sproporzionato con 332 legali per 100 mila cittadini contro i 75 della Francia. L'eccessivo numero degli avvocati - spiega Lupo – condizionerebbe anche il carico di processi pendenti per l'insufficiente attività di filtro posta in essere da parte della classe forense.
Io aggiungo che un numero cosi alto di professionisti può indurre qualcuno ad esagerare.... pur di lavorare...Quindi condivido in pieno.
All'allarme lanciato dal Presidente Lupo, risponde il Cnf a mezzo del suo rappresentante, Guido Alpa, sottolineando come la soluzione per sfoltire l'eccessivo numero dei professionisti legali starebbe nel testo di riforma dell'ordinamento forense e, quindi, nelle mani del Governo e del Parlamento.
Ivi, sono previsti, infatti, sia dei più stretti limiti all'accesso alla professione sia un rafforzamento dei controlli sui professionisti iscritti all'albo che non esercitano in modo continuativo.
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