Non lo so se definire quanto ho letto una sentenza o una barzelletta.
Secondo la Corte di cassazione il giornalista che sottrae temporanemente un fascicolo dal Tribunale per dimostrare l'inefficienza dei sistemi di sicurezza non commette reato.
Quello che normalmente dovrebbe considerarsi un comportamento sanzionabile a norma dell'art. 351 del codice penale (Violazione della pubblica custodia di cose), non è applicabile se il fatto è compiuto con estrema rapidità.
La decisione è della VI sezione penale della Corte (sentenza n. 4699/10) che nella motivazione chiarisce come non può configurare reato la condotta del giornalista che per scrivere un pezzo di cronaca, si introduca in un Tribunale e prelevi atti dagli armadietti per poi ricollocarli al loro posto dopo averli consultati.
Si tratta secondo la Corte di una condotta che data la sua "assoluta immediatezza" (apertura , asportazione, uscita e rientro nel palazzo) non può ricondursi alla nozione di sottrazione. Mancherebbe in sostanza l'elemento oggettivo del reato giacché, spiega la Corte, nella fattispecie non vi sarebbe stata neppure quella "temporanea rimozione" che richiede quanto meno un apprezzabile mantenimento del bene nell'esclusiva disponibilità di chi lo sottrae. Nel caso esaminato dalla Corte una giornalista aveva scritto un articolo su un quotidiano locale dando conto del suo gesto per denunciare i disservizi della giustizia. Un fotografo aveva anche documentato l'accaduto.
A Voi il giudizio.
2 commenti:
Striscia la notizia?
Già il semplice fatto che un giornalista si possa introdurre in un tribunale, sottrarre un fascicolo anche a solo scopo dimostrativo dell'inefficienza del sistema, a mio avviso e un reato ma in questo caso chi dovrebbe vigilare sulla sicurezza delle persone e delle cose, dovrebbe pagare pesantemente per questa mancanza di sicurezza. Entro, faccio sparire il fascicolo del mio amico nei guai e tutto deve essere rifatto nuovamente da capo, con la conseguenza che il reato potrebbe anche cadere in prescrizione per sopraggiunti limiti di tempo. Nei tribunali qualcuno non fa il proprio lavoro vigilando come si deve e merita di perdere il posto a favore di chi veramente fa il proprio dovere. Mancano i soldi per avere del personale? E allora iniziate a eliminare un po di auto blu (circa 550.000 / 600.000 presenti sul territorio Italiano) e vedrete che salteràà fuori personale e soldi (risparmiati dalla benzina e manutenzione) da destinare alla sicurezza dei tribunali. Mi fermo qui per evitare una denuncia penale da uno stato che usa l'art 21 a proprio piacimento. Scusa se sono stata polemica. Buona vita, Viviana
Non ho nessuna intenzione di censurare il tuo pensiero Viviana io sono il primo a condividere tutto ciò che qui hai detto e scritto...
Le auto blu? Io le eliminerei del tutto e le lascerei solo a chi deve svolgere davvero servizi di istituto a tutti gli altri gli farei prendere il pulmann... o li farei camminare a piedi ...come tutto il resto dei cittadini italiani ...altro che auto blu....
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