martedì 3 novembre 2009

Ancora una conferma sull'invalidità della multa sulla base di una percezione soggettiva.

La Corte di Cassazione conferma i precedenti orientamenti e cioè devono considerarsi nulle le multe per alta velocità inflitte solo sulla base di quello che ha rilevato l'occhio dell'agente.
Secondo la Corte un agente accertatore può certamente contestare una guida senza cinture o la mancanza di fari accesi ma non può fare multe per eccesso di velocità sulla base della sua "percezione soggettiva" che, spiega la Corte, si deve considerare inattendibile.
La decisione è della II sezione civile (sent. n.22891/09) che ha confermato l'annullamento di una contravvenzione per eccesso di velocità inflitta da un carabinere nei confronti di un automobilista che nella circostanza guidava anche con i fari spenti e senza indossare le cinture.
"Il giudice di pace - scrive la Corte - ha chiarito che, dalla stessa descrizione dell'agente, risultavano carenti elementi oggettivi cui ancorare la valutazione operata" sulla velocità eccessiva "che in definitiva era risultata esclusivamente riferita alla sua percezione soggettiva di per sè inattendibile".

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