sabato 18 luglio 2009

Non rivelate mai le "corna".

L'Amante che invia sms alla rivale tradita per farle sapere del tradimento rischia una multa per il reato di molestie. Secondo la Corte di Cassazione infatti chi riceve messaggi del genere viene leso nella sua dignità e a nulla rileva il fatto che il tradimento fosse noto.
I giudici hanno così respinto il ricorso di una donna calabrese che i giudici di merito avevano condannato a 300 euro di multa per il fatto di aver rilevato le corna alla moglie del suo amante inviandole 5 sms.
Nel ricostruire la vicenda, la Corte di cassazione, I sezione penale, con la sentenza n. 28852/09 evidenzia che l'imputata aveva inviato messaggi che facevano riferimento alla relazione sentimentale clandestina riportando anche ''asserite espressioni dell'uomo in termini sprezzanti nei confronti della compagna''. Il tribunale aveva considerato il comportamento inammissibile e lesivo "della dignità oltre che del decoro e dell'onore della persona offesa'' anche se i messaggi erano stati pochi. Davanti alla Suprema Corte la donna ha fatto presente che la relazione clandestina era già stata scoperta e che non si può parlare di molestia a fronte di un numero irrisorio di sms. Nel respingere il ricorso la Corte ha evidenziato che la molestia ''puo' essere arrecata anche mediante l'invio di brevi messaggi di testo''. Ora a parte la multa, l'amante che ha rivelato le corna dovrà ora pagare le spese processuali oltre a 1.000 euro alla cassa delle ammende.

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